Original Gram Ocr: Fabio Andreoli ci racconta la sua gara

Il 31/08 gli Ocr Muddy Bulls sono tornati a gareggiare prendendo parte alla Orginal Gram ad Alzate Brianza, dopo un’estenuante preparazione nel periodo delle vacanze. Si avete capito bene, ad Agosto i nostri tori non si sono fermati, ma hanno raddoppiato le loro forze seguendo alla lettera il programma stilato dal capitano Salvo Di Mauro, per una seconda parte di stagione molto impegnativa.

Original Gram: organizzazione top

Prima di tutto sono doverosi i complimenti a tutto lo staff dell’Original Gram. Organizzazione perfetta, in una gara valevole per le qualificazioni mondiali dei campionati Ocr. Percorso stupendo in un contesto da favola con trasporti e ostacoli molto tecnici che hanno messo alla dura prova tutti i partecipanti. I Muddy Bulls sono arrivati al traguardo stremati, ma felici, consci di aver dato tutto, ma solo Fabio Andreoli – alias RedFox – è riuscito a tenere il braccialetto.

Original Gram: la bandiera dei Muddy Bulls

Il giorno dopo abbiamo intervistato Fabio, qui di seguito il suo racconto dove si evince passione e attaccamento al team.

“Che gara ragazzi, come non se ne vedono in giro molto spesso. Siamo
partiti da Brescia con Fabio Papalini, Marta Arrighi e Gionata Terzoni con una sola idea in testa: trovare una gara che ci desse del filo da torcere e che ci facesse provare un brivido e così è stato.

Arrivati ad Alzate Brianza abbiamo trovato la nostra seconda famiglia – i Muddy bulls di Milano – mentre si cambiavano nella solita atmosfera famigliare di allegria che ci caratterizza.

Abbiamo indossato la divisa del team e appeso la nostra bandiera ad un ostacolo nell’arena finale (una bellissima concessione data dall’organizzazione che ringraziamo vivamente).

Original Gram: Fabio Andreoli ci racconta la gara

Le prime a partire nella gara competitiva sono state le ragazze Marta e Greta alle 10.00.

Mentre ci scaldavamo lungo il percorso le abbiamo viste spuntare dietro la collina passando nuovamente dal campo gara per il trasporto di un sacco pesante, a quel punto abbiamo iniziato ad incitarle a dare il massimo, con un tifo che neanche allo stadio si sente.

Dopo aver caricato le ragazze, ci siamo diretti alla linea di partenza, ed una cosa mi ha emozionato tantissimo: l’aver cantato l’inno di Mameli. Raro ormai sentirlo all’inizio di una gara, bravissimi sia gli organizzatori che gli atleti che partecipando al coro hanno scaldato l’apertura della gara, lasciandomi una lacrima di emozione sul viso.

E così siamo partiti, senza divisioni di batterie pur essendo in tantissimi, e già da subito abbiam lottato per mantenere le prime posizioni.

Primi ostacoli semplici muri, successivamente corsa in salita e reti da scalare nel bosco, fino al primo trasporto di un peso veramente impegnativo: due sacchi di sabbia da non so quanti kg che hanno ucciso tutti.

Qui si è contraddistinto lo spirito di squadra dei Bulls, incitandoci l’un l’altro perché nessuno rimanesse indietro.

In questa gara i trasporti sono stati quattro: oltre i già citati sacchi, c’è stato il tronco di legno, una gomma da caricarsi in spalla attraverso gli ostacoli e infine un secchio pieno di rocce.

Non sto ad elencare tutti gli ostacoli perché ce n’erano veramente tanti, difficili ma non impossibili, di forza e di equilibrio fino al campo gara dove sono stati posizionati i più spettacolari da vedere per il pubblico.

L’ultimo ostacolo ha messo a dura prova tutti i membri dei bulls, consisteva nell’arrampicarsi su un tronco in salita fino a delle cravatte appese da superare per suonare la campana.

Ho completato la gara conquistando il braccialetto, posizionandomi al 14 ^ posto assoluto con un tempo di 2 ore e 10 minuti, una grande soddisfazione per il sottoscritto.

Una gara veramente impegnativa che ci ha messo a dura prova, ma ha rafforzato anche la nostra amicizia, spronandoci ad impegnarci sempre di più, perché i Muddy Bulls non mollano mai.”